martedì 13 dicembre 2011
Luoghi e non luoghi della memoria. Personale di Teresa D. Ribuffo
Luoghi e non luoghi della memoria - Personale pittorica di Teresa D. Ribuffo
Vernissage 16 dicembre ore 20.00
A cura di Giuliano Fazzari (@Performig Arts)
"Come panni stesi,
intimi e silenziosi,
pietrificati, appesi, sospesi
abitano luoghi e non luoghi della memoria."
Teresa D. Ribuffo
Tutto respira pienamente.
Non ci sono chiusure.
Non c'è nemmeno pesantezza.
Questa è la dimensione del creare.
Bisogna scorporare le proprie identità, le proprie ideologie per essere davvero nudi, come bambini, di fronte al nuovo, all'inconsueto.
E' un percorso a ritroso che la nostra sensibilità percorre ogni qual volta ci troviamo di fronte a delle opere d'arte.
Guardo i lavori di Teresa.
Hanno tensione e inducono chi osserva ad una intima relazione con l'opera stessa.
Le forme non sono più collocabili anzi si aprono a nuovi scenari.
Qui, le tele, le garze - usate peraltro con molta leggerezza senza scadere in inutili forzature - non hanno più recinti.
Il quadro non conosce chiusure.
Esce. Diviene altro. Si espande.
Si apre.
La cromaticità esalta questo distacco formale. Come le particelle della luce la sua pittura scorpora il colore, la tela stessa.
Rinasce.
Stacca. Astrae.
E' immanente.
E' sulle vie dell'informale.
E’ una pittura bella e strutturata, armonica, sempre nuova perché la ricerca di Teresa non ristagna nelle paludi di ciò che ha appreso anzi, lo dimentica.
E' questo è un dono.
Questo è il paradosso meraviglioso che muove il respiro di un pittore, scultore, poeta, artista.
Questo è il paradosso di chi vive della propria arte.
Questo è il paradosso che muove le mani ed il cuore di Teresa.
Questa è la sua arte.
Giuliano Fazzari© Performing Arts